Link-Roma

LINK Roma

“Se al momento di agire le sole cose che ti chiederai saranno:

Se non ora, quando? Se non io, chi?

Allora il mondo e tutto ciò che è dentro sarà nostro!”

Siamo un sindacato. Siamo un sindacato studentesco, ma sappiamo guardare al mondo, a ciò che ci circonda, consapevoli che esiste un filo conduttore che collega il numero di appelli di un corso di laurea, il comportamento scorretto dei docenti all'esame, l'assenza di borse di studio, l'inefficienza dei servizi, la privatizzazione delle università alla precarietà del lavoro, alle scuole fatiscenti, alla privatizzazione dell'acqua, alle crisi ambientali, a una politica di sottomissione dei popoli. Tale filo conduttore è un'idea, oggi dominante, di società fondata sulla legge del più forte e sul profitto.

Essere sindacato studentesco oggi deve voler dire iniziare dal particolare e aprirsi al generale, trascendendo, senza mai trascurare, i temi universitari e avere la capacità di rispondere al gap di partecipazione che esiste oggi nella società. Esiste infatti un disinteresse, che esso sia indotto o consapevole, con il quale non possiamo non fare i conti. Si tratta di un'apatia accresciuta volutamente mediante gli strumenti di distrazione mediatica e un processo che si realizza da anni finalizzato allo svuotamento della democrazia in un tentativo di riproposizione dell'ancien regime: l'analfabetizzazione di massa.

Proprio per il ruolo centrale dei saperi all'interno della società odierna, dai processi produttivi alle dinamiche sociali, essere sindacato nel mondo della formazione impone un'idea di sindacato consapevole della complessità del mondo che lo circonda.

Sindacato studentesco non vuol dire “soltanto” battersi per risolvere i piccoli problemi quotidiani degli studenti, non vuol dire neanche “solo” lottare per cambiare le condizioni di vita materiali dei soggetti in formazione. Ci battiamo per i nostri diritti come studenti, ma anche e soprattutto come cittadini, assumendo come prioritari la difesa della democrazia, della legalità, dell'ambiente, della cultura, della diversità, dell’integrazione, dell’emancipazione femminile.  Pretendiamo un futuro diverso da quello che oggi ci viene prospettato e ogni giorno scegliamo di lavorare per provare nel nostro piccolo a costruirlo e praticarlo.

Pratiche sindacali sono e saranno la vertenzialità, la rappresentanza, la mobilitazione; tutti fondati su analisi ed elaborazione sempre più approfondite, consapevoli che nessuno di questi strumenti può prescindere dagli altri.

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Siamo nati nel 2002 dal collettivo Minerva Rossa della Sapienza, nel 2004 ci siamo confederati all’Udu-Unione degli Universitari, diventando Udu Roma. Nel corso dgli anni, però, spesso abbiamo denunciato come l’UDU nazionale fosse degenerata rispetto a quella che era la sua identità sindacale storica e avesse messo da parte la democrazia interna. Non riconoscendo politicamente la legittimità del congresso svoltosi a maggio 2009 a Fiuggi, abbiamo scelto di lasciare l’Udu.

Il 10 Ottobre 2009, a seguito di una partecipatissima assemblea alla Sapienza con altre associazioni, movimenti di tutta Italia e altri sindacati studenteschi fuoriusciti dall’Udu abbiamo deciso di fondare Link – Coordinamento Universitario che ad oggi è presente in più di 14 atenei.

Siamo il Sindacato Universitario Romano presente a Roma dal 2002 che ha partecipato attivamente al movimento studentesco del 2005 contro la Moratti, al movimento studentesco del 2008 dell’Onda e che in questi mesi insieme ai ricercatori ha portato avanti le mobilitazioni contro il Ddl Gelmini all’interno degli atenei romani. Siamo presenti nelle facoltà praticando ogni giorno rappresentanza, vertenzialità e conflitto, dai seminari autogestiti, agli sportelli Sos Studenti,  perché crediamo mutualismo, che trasforma i problemi di ciascuno in soluzioni per tutti e tutte!

Anche quest’anno continueremo a lottare per un’università e un’istruzione pubblica, di qualità, laica, antifascista, antisessista, anti razzista, che sia di tutti e per tutti, consapevoli che il cambiamento non può che partire dai luoghi della formazione. Non restare a guardare, unisciti a noi!


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